I Laghi Glaciali di Lura: Perle Selvagge nel Cuore dell’Albania

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Nel profondo nord dell’Albania, ai piedi del massiccio del Kunora e Lurës, si trova un tesoro naturale ancora poco conosciuto: i Laghi Glaciali di Lura, autentiche “perle” incastonate tra boschi fitti, radure fiorite e creste rocciose. Qui il tempo scorre più lento: l’acqua riflette il cielo, i pini profumano l’aria e il silenzio della montagna accompagna chi cerca natura vera e panorami incontaminati.

Lurë–Mali i Dejës National Park: cos’è cambiato oggi

Quella che per anni è stata conosciuta come Parco Nazionale di Lura (istituito nel 1966) dal 2018 è stata ampliata e rinominata in Lurë–Mali i Dejës National Park, un’area protetta di circa 20.000 ettari che comprende il massiccio del Kunora e Lurës e il vicino Dejë, inglobando ecosistemi di grande valore. Le altitudini vanno mediamente dai 1.500 ai 2.300 metri, con habitat che alternano faggete, pinete (pino nero, rosso e bosniaco), abetine e praterie d’alta quota. La fauna, schiva e difficile da avvistare, include orso bruno europeo, lince eurasiatica, lupo, martora, capriolo e il gallo cedrone.

Dove si trovano e come orientarsi

I laghi si trovano nel Distretto di Dibër, in posizione scenografica sulle pendici orientali delle Montagne di Lura. I centri utili come base sono Peshkopi (circa 25–35 km, a est del parco) e i villaggi di Fushë-Lurë e Sina e Epërme, più vicini ai percorsi sterrati che portano ai bacini glaciali. La zona è montuosa e poco antropizzata: per questo resta fondamentale arrivare preparati (vedi i consigli pratici più sotto).

Tra le radure più note spicca il “Campo delle Cavalle” (Field of Mares), un pianoro fiorito che in tarda primavera ed estate regala una tavolozza di colori, prima di lasciare spazio ai rossi e ai dorati dell’autunno.

Mappa: per capire subito la zona

Il complesso dei laghi: gli specchi d’acqua più noti

I laghi di Lura sono di origine glaciale e si trovano fra i 1.500 e i 1.700 metri. Oggi se ne contano dodici visibili in superficie. Ogni lago porta un nome legato a una caratteristica: colore, contesto boschivo o flora acquatica. Di seguito i più conosciuti, utili anche per impostare un itinerario ad anello tra gli specchi d’acqua principali:

  • Liqeni i Kallabës – tra i più estesi dell’area (circa 12 ha), incastonato in un anfiteatro boschivo.
  • Liqeni i Madh (Il Grande Lago) – suggestivo, profondo (fino a ~20 m), ottimo riferimento per orientarsi sui sentieri.
  • Liqeni i Zi (Il Lago Nero) – dai riflessi scuri, molto scenografico con luce radente.
  • Liqeni i Pishave (Il Lago dei Pini) – circondato da pinete, ideale per foto con riflessi perfetti nelle ore mattutine.
  • Liqeni i Luleve (Il Lago dei Fiori) – in estate presenta ninfee e vegetazione acquatica; la fioritura varia in base alla stagione.
  • Liqeni i Rasave / i Hotit / i Kalatës – più piccoli, spesso raggiunti come estensioni di un trekking principale.

Nota utile: in alcune guide storiche si cita un sistema di 14 laghi. Gli studi e i rilievi più recenti parlano di 12 laghi osservabili oggi in superficie, con alcuni bacini minori o stagionali che possono variare nel tempo.

Esperienze e attività: trekking, fotografia, neve

Trekking e cammini. La rete di tracce è per lo più non segnalata in modo “alpino” come sulle Alpi italiane: si cammina su mulattiere, piste forestali e sentieri d’uso locale. Per questo, chi non ha dimestichezza con l’orientamento in ambiente montano farebbe bene a ingaggiare una guida locale o ad appoggiarsi ad alloggi che organizzino uscite guidate.

Fotografia e birdwatching. Le prime ore del mattino regalano riflessi specchiati e spesso foschia leggera sui laghi. In tarda primavera ed estate è possibile osservare specie forestali tipiche dei Balcani; portate binocolo e teleobiettivo.

Inverno. Con neve e ghiaccio alcune pozze gelano e i panorami diventano quasi nordici. I percorsi diventano più impegnativi e l’accesso può richiedere 4×4 con gomme invernali e catene a bordo. Lo sci di fondo o con pelli è possibile solo per esperti, con attrezzatura e prudenza adeguate.

Come arrivare: strade, tempi e consigli

Da Tirana si raggiunge la zona in circa 2,5–3,5 ore in auto a seconda della via scelta e delle condizioni (indicativamente via Milot – Rrëshen e quindi verso Fushë-Lurë; in alternativa via Peshkopi). Negli ultimi anni sono stati avviati lavori di miglioramento della viabilità sui tratti più dissestati, ma permangono segmenti sterrati dove è consigliabile un fuoristrada/auto con buona altezza da terra. Con i mezzi pubblici si può combinare bus per Rrëshen o Peshkopi + taxi fino agli accessi sterrati.

Tempi e logistica: dall’ultimo centro abitato su asfalto all’imbocco dei percorsi per i laghi calcolate anche 60–90 minuti di trasferimento lento su strade bianche. D’inverno i tempi possono aumentare sensibilmente.

Quando andare: meteo e stagioni

Fine maggio – luglio è il periodo più apprezzato: giornate lunghe, radure fiorite e laghi pieni. Settembre – inizio ottobre è spettacolare per i colori autunnali e per il clima stabile. Agosto è più secco e può essere caldo nei fondovalle, ma i laghi a quota 1500–1700 m restano piacevoli. Inverno: scenari fiabeschi, ma accessi non banali (valutate meteo, innevamento e mezzi adeguati).

Itinerari consigliati (1–2 giorni)

Giorno 1 – Anello dei laghi principali: da Fushë-Lurë (o dall’ultimo punto raggiungibile in auto) si segue la pista forestale verso Liqeni i Madh, quindi si prosegue verso Liqeni i Zi e Liqeni i Pishave. Rientro ad anello con deviazioni verso le radure panoramiche. Dislivello moderato, impegno tecnico medio per la qualità del fondo.

Giorno 2 – Varianti e punti panoramici: estensioni verso Liqeni i Kallabës e i laghi minori (Rasave, Hotit, Kalatës) o salite di cresta (meteo permettendo) per ammirare dall’alto l’allineamento dei bacini glaciali.

Dove dormire: basi comode e alloggi

Peshkopi è la base più comoda se desiderate servizi (bancomat, ristoranti, negozi) e una scelta più ampia di hotel/guesthouse. Nei villaggi di Fushë-Lurë e dintorni prevalgono strutture familiari e agriturismi, talvolta stagionali. Prima di partire contattate la struttura per verificare apertura, riscaldamento, accesso in auto e, se necessario, per organizzare un transfer 4×4 fino all’inizio dei sentieri.

Per facilitare la ricerca, ecco i pulsanti diretti a Booking:

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Consigli pratici

  • Veicolo: fondi sterrati e pietrosi richiedono auto alta o 4×4, specie dopo piogge/neve. In caso di dubbio, lasciate l’auto dove il fondo peggiora e proseguite a piedi.
  • Mappe offline: scaricate mappe di zona e tracce GPX; il segnale cellulare può essere discontinuo. Portate power bank.
  • Equipaggiamento: scarponi con suola scolpita, guscio antivento/pioggia, strati termici; bastoncini utili sui ghiaioni.
  • Acqua e cibo: non sempre presenti fonti affidabili lungo i sentieri. Portate scorta d’acqua e snack energetici.
  • Meteo: in montagna cambia rapido. Controllate previsioni aggiornate e evitate temporali in quota.
  • Rispetto dell’ambiente: non lasciate rifiuti, non disturbate fauna e flora acquatica, evitate fuochi liberi.
  • In inverno: catene a bordo, pneumatici invernali, pala pieghevole e coperta termica. Avvisate sempre qualcuno del vostro itinerario.

Cosa mettere in zaino

Abbigliamento a strati (tecnico traspirante), guscio impermeabile, scarponi, copricapo/guanti secondo stagione, kit pronto soccorso, lampada frontale, filtro o pastiglie per l’acqua, sacchetto per i rifiuti, coltello multiuso, mappa offline/GPX e power bank. Per i fotografi: polarizzatore e panno in microfibra per l’umidità mattutina.

Domande frequenti

Serve una guida o un permesso?

No permessi per i sentieri principali (salvo diverse indicazioni locali). Una guida è consigliata se non siete esperti di orientamento o se volete coprire in sicurezza più laghi in un solo giorno.

Si può campeggiare?

Il campeggio libero può essere tollerato in alcune aree lontane dai bacini principali, ma informatevi in loco (le regole possono variare). In ogni caso usate principi “Leave No Trace” e preferite guesthouse locali, che sostengono l’economia della valle.

Segnaletica e copertura

Segnaletica limitata: orientatevi con cartografia e punti caratteristici (rive dei laghi, dorsali, radure). Segnale telefonico discontinui: avvisate sempre la struttura del vostro rientro previsto.

Un paradiso da proteggere

Negli anni Duemila l’area ha sofferto per tagli illegali e incendi. Negli ultimi anni sono partiti interventi di ripristino forestale e di miglioramento delle strade esistenti: segno che il territorio sta ritrovando equilibrio. Anche il comportamento dei visitatori è parte della soluzione: restare sui sentieri, riportare a valle i rifiuti, evitare fuochi e non raccogliere flora o organismi acquatici rende la vostra presenza compatibile con la fragilità del luogo.

Perché visitare i Laghi di Lura

Perché qui si vive un’Albania autentica: camminate tra boschi di faggi e pini, specchi d’acqua color smeraldo, panorami che cambiano a ogni svolta di sentiero. È un viaggio per chi ama la montagna vera, le strade che chiedono pazienza e ricambiano con silenzio, cieli puliti e una natura che sorprende. Tornare a casa con gli occhi pieni e le scarpe sporche di polvere: ecco il ricordo più bello.

Note finali

Prima di partire verificate condizioni meteo, stato delle strade sterrate e apertura stagionale delle strutture. Se non avete esperienza su fondi bianchi o in alta quota, valutate una guida locale o appoggiatevi alla vostra guesthouse per il transfer 4×4 fino all’imbocco dei sentieri. Ricordate: qui il bello è arrivarci con calma.

Laghi di Lura, Albania, By Adalen Vladi (Own work) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], via Wikimedia Commons
I Laghi di Lura in Albania – Foto di Adalen Vladi da Wikimedia

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