La città di Berat e le sue mille finestre

Sebbene Berat sia una delle più antiche città dell’Albania, conserva una bellezza straordinaria. Chiamata anche la città delle mille finestre o la città con una finestra sopra l’altra, per via delle tipiche facciate delle case ottomane, Berat offre un’atmosfera d’altri tempi fatta di pietra, luce e riflessi sul fiume.

Dal 2008 la cittadina è iscritta nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO come “raro esempio di città ottomana ben conservata”. Un castello con oltre 2.000 anni di storia si affaccia sulla città e sui suoi quartieri storici in pietra. Il suo fascino tipico, con le case bianche e le strade tortuose che risalgono verso il castello, conquista chiunque passi di qui.

Il fiume Osumi attraversa la città e la divide in due, incorniciandola con una gola suggestiva. I quartieri edificati sulle due sponde sono collegati dallo storico ponte pedonale a sette arcate (fine XVIII secolo) e, più avanti, da un ponte moderno. Camminare lungo gli argini al tramonto è uno dei momenti più romantici da vivere a Berat.

Storia di Berat

Berat è tra le città più antiche dell’Albania: la vita urbana inizia tra il VI e V secolo a.C., come insediamento della tribù illirica dei Desareti. Conosciuta come Antipatrea, fu in seguito invasa e saccheggiata dai Romani nel II secolo a.C. Con la caduta dell’Impero Romano, la città entrò nella frontiera orientale dell’Impero Bizantino, subendo incursioni e dominazioni diverse nel corso dei secoli.

In epoca bizantina fu chiamata Pulcheriopolis; durante il dominio bulgaro del IX secolo, Belingrad. Il castello fu ampliato verso est, mentre l’abitato si estese progressivamente fuori dalle mura, soprattutto sotto il potere della famiglia Muzakaj. In periodo ottomano, dopo una fase di rallentamento, Berat tornò a prosperare fino a diventare nel XIX secolo un centro economico di primo piano dell’Albania meridionale. Nel 1961 è stata dichiarata città museo. Una peculiarità unica: nel quartiere fortificato del castello si abita ancora oggi.

I quartieri di Berat

I tre quartieri storici sono Mangalemi, Gorica e Kala (la cittadella con il castello). Ognuno racconta un volto diverso della città.

La cittadella (Kala). Protetta da bastioni e mura, è un vero villaggio in pietra con vicoli lastricati, resti medievali e viste spettacolari sulla valle dell’Osumi. All’interno si incontrano chiese bizantine, tracce di moschee ottomane, la Cattedrale della Dormizione e piccole case ancora abitate. Salendo al minareto della Moschea Rossa si gode una vista senza ostacoli sulla città. Nella cittadella si trova anche il Museo Iconografico Onufri, celebre per le sue icone post-bizantine e per i colori intensi associati al maestro Onufri.

Mangalemi. Sotto il castello, è la cartolina di Berat: case bianche tradizionali ottomane con infissi in legno e file di finestre che sembrano sovrapporsi. Molte abitazioni hanno due piani, con quello superiore più nobile e luminoso. La veduta d’insieme, con le case distribuite sulla collina ripida, spiega perché Berat viene chiamata “città dalle mille finestre”.


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Gorica. Dall’altra parte del fiume rispetto a Mangalemi, è collegata dal ponte arcuato di Gorica (1780), un bellissimo esempio di architettura tradizionale. Le sue stradine tranquille, le vecchie case in pietra e i cortili interni invitano a passeggiare senza fretta, tra scorci panoramici e botteghe.

Berat è situata nel cuore dell’Albania e testimonia la convivenza tra comunità religiose e culturali lungo i secoli. Le numerose chiese e le moschee erette in epoca ottomana sono prova viva di questo dialogo.

Scopri le migliori attrazioni di Berat

Cosa vedere a Berat (itinerario consigliato)

Mattina – Castello e Museo Onufri. Entra dalla porta principale del castello e percorri i kalldrëm, i selciati in pietra lucidati dal tempo. Visita la Cattedrale della Dormizione e il Museo Iconografico Onufri con le splendide icone: un tuffo nella pittura sacra albanese. Raggiungi i punti panoramici lungo le mura per abbracciare con lo sguardo Mangalemi, Gorica e il fiume Osumi.

Pausa caffè nelle case in pietra. All’interno di Kala ci sono piccole caffetterie con terrazze: prova un caffè turco servito nelle tazzine di rame e assaggia i dolci sciroppati tipici.

Pomeriggio – Mangalemi e Gorica. Scendi a Mangalemi e perditi tra finestre, ballatoi e corti. Fotografa la facciata delle case “una sopra l’altra” e poi attraversa il Ponte di Gorica per passeggiare nell’omonimo quartiere, più silenzioso e autentico. Al tramonto torna sul lungofiume per godere dei colori caldi che accendono i muri bianchi.

Se hai due giorni, dedica il primo al centro storico e il secondo a un’escursione nella natura: Canyon dell’Osumi, Cascate di Bogovë o Monte Tomorr. Più sotto trovi i dettagli pratici.

Cosa fare a Berat e dintorni

Rafting nel Canyon dell’Osumi. Una delle esperienze più amate vicino a Berat. Le gole scolpite dall’acqua offrono scenari spettacolari con pareti verticali, piccole cascate e piscine naturali. Il periodo migliore per il rafting è generalmente la primavera (da fine marzo a maggio), quando il livello dell’acqua è più alto e le cascate sono più ricche; in estate l’acqua è più bassa e calme le rapide, adatte a un’esperienza più soft. Per chi non pratica rafting, è possibile percorrere tratti a piedi e fare river trekking con guide locali.

Cascate di Bogovë. A circa un’ora di strada da Berat, un sentiero semplice porta a una conca color smeraldo alimentata da una cascata fredda e limpidissima. In estate è un toccasana nelle ore più calde, ma anche in primavera e inizio autunno l’escursione regala belle soddisfazioni. Consigli: scarpe con suola scolpita (il fondo può essere scivoloso), acqua e un asciugamano se vuoi fare il bagno.

Monte Tomorr e parco nazionale. La montagna sacra degli albanesi raggiunge i 2416 m e domina l’orizzonte di Berat. Da fine primavera a inizio autunno i sentieri sono percorribili (in caso di neve, informati sullo stato). In cima si trova un importante santuario bektashi. Il panorama spazia dai rilievi dell’interno fino ai rilievi verso la costa nelle giornate più limpide: un’esperienza che unisce natura e spiritualità.

Altri musei. Oltre all’Onufri, segnaliamo il Museo Etnografico (in una casa tradizionale del XVIII secolo), ideale per capire la vita domestica e artigiana di Berat, e piccole gallerie d’arte e botteghe dove acquistare ricami, legno intagliato e prodotti tipici.

Specialità da assaggiare. Byrek (pasta ripiena salata), tave kosi (agnello allo yogurt), polpette albanesi, formaggi locali, olive e dolci sciroppati. Molte taverne hanno terrazze con vista sul fiume: prenota al tramonto.

Quando andare a Berat

Primavera (aprile–maggio) e inizio autunno (settembre–ottobre) sono i periodi migliori: temperature miti, cielo terso e fioriture. In estate (luglio–agosto) può fare caldo nelle ore centrali; perfetti al mattino presto i quartieri storici e nel pomeriggio le escursioni a cascate e gole. In inverno troverai un’atmosfera più quieta e prezzi spesso più bassi, ma giornate corte e possibili piogge: attrezzati con scarpe impermeabili per il ciottolato.

Consigli pratici

Scarpe e abbigliamento. Il centro storico ha tratti in pietra levigata: scarpe con buona aderenza. Porta una felpa leggera anche d’estate per la sera.

Denaro. La moneta è il lek. Le carte sono accettate in molte strutture, ma per piccoli acquisti è utile avere contanti.

Documenti e sicurezza. Prima di partire verifica sempre eventuali aggiornamenti su ingressi, documenti e raccomandazioni di viaggio sulla pagina ufficiale italiana Viaggiare Sicuri (Albania). La città è generalmente tranquilla; come ovunque, tieni d’occhio oggetti e auto nelle ore notturne.

Come arrivare a Berat

Berat si trova a circa 120 km da Tirana, 92 km da Durazzo e 85 km da Valona. Si può arrivare in aereo (aeroporto di Rinas), via mare (porti di Valona e Durazzo) o via terra (dai principali valichi del nord, nord-est e sud-est).

Se arrivate in aereo atterrerete all’aeroporto “Nënë Tereza” di Rinas. Qui potete noleggiare un’auto e seguire l’itinerario Rinas – Vorë – Durrës – Kavajë – Lushnjë – Berat. Con i mezzi pubblici dovrete prima raggiungere Tirana: c’è il bus Rinas–Tirana oppure taxi.

Da Tirana si raggiunge Berat con autobus pubblici o minibus (itinerario Tirana – Kavajë – Lushnjë – Berat). Dal porto di Durazzo: Durrës – Kavajë – Lushnjë – Berat. Dal porto di Valona: Vlorë – Fier – Lushnjë – Berat. Chiedi in loco gli orari aggiornati: le frequenze variano in base alla stagione.

Come muoversi, dove dormire, dove mangiare

Muoversi. Il centro storico si visita a piedi. Per il castello considera una salita ripida: in alternativa, taxi locali o navette quando disponibili. Se arrivi con auto a noleggio, parcheggia ai piedi dei quartieri storici per evitare le viuzze più strette.

Dove dormire. Le guesthouse tradizionali nelle case ottomane regalano l’esperienza più tipica, spesso con terrazze panoramiche. In centro trovi anche piccoli alberghi moderni. Scegli alloggi a Mangalemi o lungo l’Osumi per essere vicino a tutto.

Trova un hotel a Berat

Dove mangiare. Cucina casalinga, taverne con vista fiume e locali nel quartiere di Mangalemi offrono piatti tradizionali a prezzi onesti. Chiedi sempre i piatti del giorno: spesso includono specialità stagionali di verdure e formaggi locali.

Escursioni da Berat: informazioni pratiche

Canyon dell’Osumi (Skrapar). In primavera è nel pieno della sua bellezza, con cascate attive e portata d’acqua sostenuta; in estate l’acqua più bassa consente nuotate e tratti più tranquilli. Durata media attività: mezza giornata o giornata intera, con trasferimenti da Berat. Porta costume, telo, scarpe che possano bagnarsi e un capo caldo leggero per il rientro.

Cascate di Bogovë. Distanza da Berat circa 35 km verso Poliçan; tempo di percorrenza indicativo un’ora. Dal parcheggio parte un sentiero per famiglie (circa 40–60 minuti a/r, variabile): evita le ciabatte, meglio scarpe con buona presa. In piena estate l’acqua è fredda ma piacevolissima per un tuffo rinfrescante.

Monte Tomorr. Verifica meteo e condizioni del fondo pista; in alcuni tratti è consigliato un fuoristrada o escursioni con guide locali. Porta acqua, cappello, crema solare e, fuori dall’estate, un antivento.

Eventi e tradizioni

Berat ospita durante l’anno piccole feste religiose e ricorrenze legate alle comunità cristiane e musulmane, oltre a momenti culturali e musicali locali. In estate molte piazze si animano la sera con concerti e spettacoli improvvisati: informati presso l’ufficio turistico o la tua struttura per gli appuntamenti del periodo del tuo viaggio.

Domande frequenti

Berat si visita in un giorno? Sì, per una prima impressione tra Kala, Mangalemi e Gorica. Con due giorni puoi aggiungere un’escursione a canyon o cascate.

È una meta adatta ai bambini? Sì, con attenzione sui tratti in salita e sul ciottolato. Per le escursioni, scegli percorsi semplici o affidati a guide.

Serve l’auto? Non è indispensabile se ti muovi tra i quartieri storici e prenoti un tour per canyon/cascate. L’auto è comoda per esplorare in autonomia i dintorni.

Conclusioni

Berat è una delle perle dell’Albania: un centro antico perfettamente incastonato nel paesaggio del fiume Osumi, con quartieri ottomani di rara bellezza, un castello vivo e dintorni ricchi di natura. Tra passeggiate lente, musei d’arte sacra, rafting nelle gole e bagni alle cascate, troverai la combinazione perfetta di cultura e paesaggio. Assolutamente da non perdere!

Come arrivare a Berat (riepilogo pratico)

Ricapitolando: in auto da Tirana via Vorë–Durrës–Kavajë–Lushnjë–Berat; in autobus/minibus con collegamenti frequenti (chiedi gli orari aggiornati in stazione); dai porti di Durazzo e Valona si prosegue su strada interna. Se atterri a Rinas, puoi noleggiare un’auto e gestire i tempi in autonomia, oppure affidarti a transfer e tour organizzati in partenza da Tirana/Berat.

Centro storico di Berat in Albania – Foto da Istock